Molti lavoratori anziani stanno pensando a diversi modi per passare dal lavoro alla pensione. Mentre in passato, i tempi della pensione erano più o meno uniformi, oggi c’è una grande varietà di modi ed età diverse. Molte persone scelgono di ritardare la pensione riducendo il loro carico di lavoro mentre estendono il loro impiego. È possibile che lo facciano perché vogliono provare nuove attività alle quali dedicarsi una volta in pensione ma non sono pronti a lasciare completamente il lavoro. Molti altri rimangono nel mondo del lavoro perché non possono permettersi di ritirarsi completamente dal lavoro, ma hanno delle responsabilità, come i nonni, a cui devono dedicare un tempo sempre maggiore.
In tutta Europa, i governi stanno facilitando i lavoratori più anziani a prendere in considerazione diversi modi per andare in pensione. In Spagna, ad esempio, i lavoratori a tempo pieno che hanno raggiunto la normale età pensionabile possono ridurre il loro orario di lavoro percependo parte della pensione, mentre in Italia i dipendenti che raggiungono l’età pensionabile possono richiedere una proroga e quindi estendere il contratto di lavoro. Dal 2010 nel Regno Unito, l’età pensionabile obbligatoria è stata prevalentemente abolita, il che significa che, per la maggior parte, molti lavoratori più anziani possono rimanere nel lavoro fino a quando sono in grado di portare a termine i loro compiti.
Il fatto che i lavoratori abbiano più scelte su come e quando andare in pensione è positivo, dal momento che possono adattare i tempi della pensione in base al loro stile di vita. Può anche avvantaggiare i datori di lavoro poiché possono utilizzare opzioni di pensionamento graduale per mantenere il personale più anziano con competenze chiave, gestire i livelli di forza lavoro per soddisfare le richieste di lavoro e incoraggiare il personale più anziano ad assumere ruoli lavorativi che prevedono l’impiego delle proprie competenze ed esperienze in modi nuovi. Tuttavia, pone anche una nuova esigenza sia per i lavoratori che per i loro dirigenti di confrontarsi apertamente e a tutto tondo sulle ipotesi di pensionamento del dipendente al fine di sviluppare un piano che sia praticabile per entrambe le parti.
Confrontatrsi sui piani pensionistici non è sempre facile. Un dipendente può essere riluttante a parlare con il proprio manager di quando vuole andare in pensione poiché vuole evitare di annunciare che sta pianificando di lasciare il lavoro e quindi è meno impegnato o dedito al proprio lavoro. Alcuni potrebbero temere che l’annuncio dei loro piani di pensionamento gli precluda l’assegnazione di nuovi incarichi o progetti stimolanti. Possono quindi scegliere di aspettare fino all’ultimo minuto prima di far sapere al loro manager che intendono andarsene. I manager possono anche cercare di evitare i confronti sulla pensione perché temono che introdurre l’argomento invii un segnale erroneo che sia intenzione del datore mandare in pensione il lavoratore più anziano il prima possibile, anche se ciò potrebbe essere l’opposto dell’intenzione del datore di lavoro.
Un confronto sui piani di pensionamento è fondamentale per gestire la transizione al pensionamento in un modo adatto sia al dipendente che al datore di lavoro. In primo luogo, i dipendenti potrebbero non essere sempre consapevoli delle possibilità a loro disposizione su come e quando vanno in pensione. Anche quando un datore di lavoro offre opzioni di pensionamento graduali, come la riduzione dell’orario di lavoro o l’assunzione di un ruolo di mentoring, i dipendenti potrebbero non aver considerato queste possibilità. A volte, i risultati reciprocamente vantaggiosi avvengono solo attraverso il confronto tra un dipendente e il loro manager. Ad esempio, un manager può volere che il lavoratore più anziano ritardi il pensionamento al fine di supportare il suo successore nell’adattamento al lavoro.
Per avere un confronto completo e sincero sui piani pensionistici, i lavoratori più anziani hanno bisogno di informazioni non solo su quali opzioni sono a loro disposizione, ma anche su come possono ottenere un pensionamento soddisfacente. La pianificazione del prepensionamento può essere una risorsa preziosa per i dipendenti che si preparano in termini di pianificazione finanziaria oltre che a mappare le attività che intendono svolgere. Può anche rimuovere parte dell’incertezza sui piani pensionistici, poiché i lavoratori che hanno una chiara idea dei loro redditi da pensione hanno anche maggiori probabilità di avere una data fissa in cui intendono andare in pensione.
Come può aiutare il dialogo sociale?
La pianificazione previdenziale è principalmente il dialogo tra il singolo dipendente e il suo manager. Tuttavia, il dialogo sociale sul posto di lavoro o sul piano organizzativo può incoraggiare e sostenere il confronto sulla pensione. In primo luogo, i rappresentanti sindacali e i dirigenti possono collaborare per informare i dipendenti delle scelte a loro disposizione. Le parti sociali possono discutere con i dipendenti non solo quali opzioni di pensionamento sono disponibili, ma anche mostrare esempi di dove il personale ha fatto uso di sistemi di pensionamento graduale per effettuare transizioni di maggior successo. Alcuni sindacati stanno mobilitando i “retirement champions”: membri del sindacato che si sono ritirati e sono disponibili per parlare con i colleghi su come pianificare la transizione dal lavoro. Le istruzioni con le quali i dipendenti possono raccogliere informazioni (come corsi di prepensionamento) sono anche importanti per sostenerli nella preparazione di un confronto sulla pensione.
In secondo luogo, le parti sociali possono collaborare per capire come e quando i dipendenti vogliono andare in pensione. I dipendenti possono essere più a loro agio a parlare con i loro rappresentanti sindacali piuttosto che con il loro manager sulla tempistica della pensione, poiché possono parlare delle loro aspettative e interessi senza condizionamenti. I rappresentanti sindacali possono quindi informare i dirigenti sul tipo di offerte pensionistiche che soddisfano maggiormente le esigenze e le aspirazioni della forza lavoro. Infine, le parti sociali possono lavorare in modo collaborativo per garantire che il confronto sul piano di pensionamento avvenga in modo costruttivo. Tali sforzi possono includere:
• Concordare un processo per i confronti sulla pensione in modo che i dipendenti possano avviare un dialogo sui loro piani di pensionamento senza pregiudicare i loro piani di carriera
• Impostazione di un calendario per dipendenti e dirigenti per avviare e continuare un confronto sui piani pensionistici.
• Mappatura delle opzioni di pensionamento disponibili nell’organizzazione e in che modo possono essere adattate alle esigenze dei dipendenti.
• Sviluppo, sperimentazione e integrazione di nuovi approcci ai piani pensionistici. I dipendenti che provano nuovi piani pensionistici possono fornire feedback su come funzionano e modi per adattarsi al personale futuro.
• Identificazione degli ostacoli al dialogo. Se il personale non è disposto o non è in grado di parlare dei piani pensionistici, i rappresentanti sindacali possono aiutare a capire perché e discutere con i dirigenti modi per creare spazi più sicuri affinché il personale possa parlare dei loro piani.
• Supporto per confronti individuali sui piani di pensionamento. In alcune circostanze, i rappresentanti sindacali possono assistere il dipendente nel corso dei confrotni individuali sui piani pensionistici al fine di sostenere il dipendente offrendo al contempo idee di esiti pensionistici reciprocamente vantaggiosi.
È importante ricordare che un confronto sulla pensione è parte di un ragionamento generale sullo sviluppo della carriera. I manager che hanno incontri regolari con il personale realtivamente ai loro piani di carriera hanno più probabilità di avere confronti costruttivi con il personale sui loro piani di pensionamento. Questo perché i luoghi di lavoro che hanno una cultura di dialogo aperto sui piani di carriera sono più propensi ad affrontare il tema del pensionamento.
Domande da considerare
• Quando e come i dipendenti vanno in pensione generalmente? Seguono un percorso o i loro piani individuali?
• In azienda vengono adottate cporcedure trasparenti di confronto relativamente al pensionamento? I dipendenti e i manager sono consapevoli di quando deve essere dato un preavviso e delle tempistiche del confronto?
• I dipendenti hanno un pacchetto di vari piani di uscita a loro disposizione tra cui scegliere?
• I dipendenti e i manager sono avvezzi a parlare di pensionamento? Se non lo sono, ci sono soluzioni migliori per facilitare il dialogo?
• C’è un modo per provare ed incorporare nuovi approcci al pensionamento?