L’obiettivo principale della gestione delle risorse umane è garantire che tutti i dipendenti dell’azienda collaborino attivamente al progetto organizzativo. Ciò viene realizzato, tra le altre misure, aumentando l’equità tra i dipendenti e la coerenza delle decisioni e delle azioni che li riguardano, migliorando la qualità della loro vita lavorativa e mettendo in atto pratiche etiche e responsabili. Tutto questo deve riguardare anche ai lavoratori più anziani, perché ovviamente anche loro fanno parte delle risorse umane. La domanda chiave è se le misure sopra menzionate debbano essere attuate allo stesso modo quando si tratta di lavoratori anziani o se, nel caso di questi lavoratori, si debba tenere conto di alcune considerazioni speciali.
Quando si tratta di lavoratori anziani, ci sono alcune questioni specifiche nel settore della gestione delle risorse umane che devono essere considerate.
Per prima cosa, come conseguenza dei cambiamenti demografici, l’età media dei lavoratori in azienda sta aumentando rapidamente. Inoltre, i giovani entreno nel mercato del lavoro più tardi, a causa di periodi più lunghi di istruzione e formazione (e anche a causa delle difficoltà nel trovare un impiego). Di conseguenza, i gruppi di età intermedia (35-50 anni) e di età avanzata (oltre i 50) assumono un ruolo primario nelle aziende.
Inoltre, le istituzioni nazionali e internazionali concordano sull’importanza di implementare strategie che garantiscano la qualità della vita lavorativa dei dipendenti quando invecchiano, consentendo loro di rimanere più a lungo nell’azienda. Tutto questo è noto come promozione dell’invecchiamento attivo (IA) e sta diventando uno dei principali vettori della politica sociale e del lavoro nell’UE, in risposta all’invecchiamento demografico della società nel suo complesso e del mercato del lavoro in particolare.
Oltre al prolungamento della vita lavorativa delle persone e al ritardo nel pensionamento che ne consegue, l’adozione di misure efficaci nell’area dell’IA è giustificata da alcuni aspetti relativi alla salute e alla capacità lavorativa. Promuovere l’IA significa creare ambienti di lavoro favorevoli ai lavoratori più anziani e adattare i processi di apprendimento alle esigenze di questi ultimi.
È implicito in tutto ciò la necessità non solo di mantenere, ma anche di prendersi cura delle risorse umane dell’azienda, prestando attenzione alla loro età e all’invecchiamento progressivo.
Cosa c’è di positivo nell’avere una forza lavoro che invecchia? I lavoratori più anziani sono valutati per la loro vasta esperienza e per la loro profonda conoscenza dell’azienda e del lavoro che svolgono. Sono anche molto apprezzati per la loro maggiore maturità emotiva, il loro impegno verso l’azienda, la loro affidabilità, il loro contributo alla buona reputazione dell’azienda e il loro alto grado di indipendenza. Spesso ispirano e servono da esempio ai lavoratori più giovani.
Se l’invecchiamento, come indicano i dati demografici, sta diventando una sfida per le imprese, sarà anche necessario stimolare la solidarietà intergenerazionale, in base alla quale le competenze dei lavoratori più giovani si mescolano con i vantaggi tipici dei lavoratori più anziani. Ad esempio, più generazioni senior possono nutrire i giovani lavoratori con la loro esperienza e i nuovi arrivati possono insegnare ai lavoratori più anziani le nuove tecnologie e applicazioni. L’idea è di promuovere l’apprendimento intergenerazionale creando diversi tipi di relazioni, che possono assumere la forma di offrire una guida, condividere competenze o essere di aiuto ad altre persone consigliandole. Altri approcci potrebbero includere la creazione di gruppi di lavoro multigenerazionali o l’applicazione di metodi di formazione iniziale o continua che sfruttino al meglio le occasioni in cui le diverse generazioni si riuniscono e imparano insieme. L’apprendimento intergenerazionale va a beneficio delle aziende in diversi modi: aiuta a mantenere le competenze e le esperienze di base all’interno dell’organizzazione, combina i punti di forza delle diverse generazioni e rafforza i rapporti all’interno dell’azienda perché aiuta a scardinare stereotipi e atteggiamenti negativi riguardo l’età.
In breve, l’invecchiamento dovrebbe essere considerato non come una minaccia ma come una sfida e un’opportunità. È una questione importante che ogni azienda deve affrontare attraverso le sue politiche di gestione delle risorse umane, per ragioni legate sia alla competitività che alla responsabilità sociale.
Perché il tema dell’invecchiamento attivo è importante per le parti sociali?
Perché il tema dell’invecchiamento attivo è importante per le parti sociali?